mercoledì 28 agosto 2013
Appello contro le azioni di guerra in Siria
Il
popolo siriano è vittima quotidiana delle peggiori atrocità in una guerra
civile che – secondo le Nazioni Unite – ha già fatto centomila morti e milioni
di sfollati.
La
situazione in Siria è drammatica, ma un intervento militare non servirà a
pacificare il Paese. L’ultimo decennio ha mostrato che le guerre alimentano ed
esasperano violenza e fondamentalismi di ogni tipo. E’ sufficiente guardare la Libia, l’Afghanistan, o
l’Iraq “pacificato”, dove attentati e vittime civili continuano a essere
all’ordine del giorno nell’indifferenza generale.
La
guerra causa sempre vittime innocenti: più del 90 percento civili inermi.
Per
questi motivi l’Italia ripudia la guerra. E la Costituzione non dice
che l’Italia può cedere sovranità per fare guerre ma, anzi, afferma che il
nostro Paese pur di assicurare pace e giustizia tra le Nazioni è disposta a
“cedere parte della sua sovranità”.
Nessuno
lavora sulla prevenzione dei conflitti e sul rispetto dei diritti umani,
l’unica vera via per costruire la pace. Al contrario, la storia ci insegna che
le grandi potenze soffiano sul fuoco per alleanze politiche o interessi
economici, anche legati alla vendita di armi, ignorano le violazioni di diritti
umani quando queste vengono commesse dai propri alleati.
Sarà
il popolo siriano a fare le spese del prossimo intervento militare. Quel popolo
ha bisogno della comunità internazionale, ma non dall’alto di un bombardiere:
ha bisogno che sia la diplomazia, in tutte le sue facce, a farsi avanti, a
costruire un tavolo di proposte con dei mediatori davvero credibili. Ha bisogno
che la comunità internazionale smetta di considerare la guerra come opzione
possibile: per costruire la pace è necessario praticare i diritti.
Un
intervento armato non porterà soluzioni, ma un crescendo di lutti e disastri.
L’Italia si metta a lavorare per costruire nel mondo pace e diritti e si chiami
fuori da questa guerra, chiunque decida di farla.
PRIMI
FIRMATARI: Stefano Rodotà, Maurizio Landini, Maso Notarianni, Marcello Guerra,
Cecilia Strada, Christian Elia, Fiorella Mannoia, Alessandro Gilioli,
Alessandro Robecchi, Massimo Torelli, Guido Viale, Marco Revelli, Frankie
HI-NRG MC, Stefano Corradino.
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