sabato 19 maggio 2012

[La scuola fa più paura alle mafie della polizia]


 
ALBA-soggetto politico nuovo - Alleanza per Lavoro, Beni Comuni e Ambiente

Comitato esecutivo


Una ragazza - Melissa Bassi -  come tante, sedici anni, in una scuola come tante, un istituto professionale ma intitolato a Francesca Laura Morvillo Falcone. A sud. A venti anni dalla strage di Capaci, quando sta per arrivare in città la carovana contro la mafia. I simboli contano per chi vuole controllare il territorio e possedere le anime, fosse anche solo con la paura. Per chi vuole dire a tutti, ci siamo noi qui che decidiamo della vita e della morte, è la nostra l'educazione che conta. Peraltro siamo solo noi che possiamo darvi lavoro... Viene da pensare che a modo loro, ferocemente, l'hanno capita l'importanza della scuola pubblica (come dice Don Ciotti, citando Caponnetto, la scuola fa più paura alle mafie della polizia) . Sanno che è luogo di costruzione della polis, radice di cittadinanza, tessuto di altre relazioni – civili, di rispetto reciproco, di diversità e confronto in un mondo comune. Chi conosce quelle ragazze e quei ragazzi, sa dei loro desideri e delle loro angosce, del loro futuro difficile da immaginare e del presente acceso delle loro passioni, pure sente che cosa sono le scuole, la loro preziosità. Il loro eroismo quotidiano in certe terre. Chissà che cosa ha capito invece chi sosteneva fino a ieri che la tav era la madre di tutte le preoccupazioni e di tutti i pericoli. Chissà che ci sta a fare al ministero degli interni. Chissà come hanno protetto il territorio con tutte le forze dislocate in Valdisusa... Adesso è difficile trovare parole per esprimere il dolore per quelle ragazze (sia per Melissa che per le ragazze ferite), per essere vicini alle loro famiglie e alla loro comunità così ferita. È difficile. Ma intanto potremmo cercare di esserci in qualche modo accanto loro. Oggi stesso, in tutte le piazze d'Italia.

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