martedì 30 dicembre 2014

Diritto d’asilo*




Presto o tardi il diritto d’asilo per i rifugiati politici verrà soppresso nella pratica. Esso è inadeguato al presente. Quando l’ideologia borghese prendeva ancora sul serio la libertà e l’uguaglianza e lo sviluppo illimitato di tutti gli individui si presentava ancora come scopo della politica, anche l’esule politico poteva ancora essere considerato intoccabile. Il moderno diritto d’asilo rientrava nella lotta del terzo stato contro l’assolutismo, esso era fondato sulla solidarietà della borghesia nell’Europa occidentale e negli stati arretrati. Oggi che il capitale concentrato in poche mani è effettivamente diviso al suo interno, ma è diventato potenza mondiale solidale e reazionaria contro il proletariato, il diritto d’asilo si fa sempre più fastidioso. Esso è superato. Nella misura in cui le frontiere politiche dell’Europa non corrispondono proprio alle differenze di interessi di gruppi economici avversari comprendenti più nazioni, esse fungono quasi unicamente come generale strumento di dominio ideologico e come strumento propagandistico dell’industria bellica. Il diritto d’asilo scomparirà al cospetto degli interessi comuni della classe capitalistica (…) Ma chi ha osato levar la mano contro il mostro che è il capitale dei trust, in futuro non avrà pace e non riuscirà a sottrarsi alle grinfie del potere.  

* Max  Horkheimer (1895-1973), Crepuscolo. Appunti presi in Germania 1926-1931, Einaudi, Torino 1977, p. 91