giovedì 7 aprile 2011

Diamo un taglio ai privilegi dei consiglieri regionali lombardi!



Attualmente, ogni mese, siamo costretti a pagare a un consigliere regionale lombardo, come minimo:


1 - indennità di funzione: € 3.466 (netto);


2 - diaria: € 2.602 (netto);


3 - spese di trasporto: variabile fra un minimo di € 238 (netto), se residente a Milano, e un massimo di € 1.905 (netto), se residente nel comune più lontano da Milano (sede del consiglio regionale);


4 - rimborso forfettario per le missioni in Lombardia: € 3.525 (netto).



La somma di tutte le voci è € 11.498.



Inoltre, un consigliere regionale lombardo ottiene:


- rimborso spese per missioni in Italia o presso l’Unione Europea;


- indennità di fine mandato nella misura dell’ultima indennità annuale di funzione percepita per ogni legislatura;


- assegno vitalizio mensile al compimento del 60° anno di età. L’assegno, in base agli anni di contribuzione, va da un minimo del 20% ad un massimo del 50% dell’indennità di funzione mensile.


Ma questo è il minimo, perché il calcolo che abbiamo fatto riguarda il consigliere residente a Milano; chi abita fuori Milano prende fino a 1.900 euro in più. Il consigliere che è anche presidente di commissione prende quasi € 11.000 lordi (invece di 9.480) come indennità di funzione. Il vicepresidente di commissione prende un’indennità di funzione di oltre € 10.200 lordi (invece di 9.480). E le commissioni sono 8, quindi 16 consiglieri (su 80) prendono ancora di più. Indennità più alta anche per presidente di giunta, presidente di consiglio regionale, vicepresidente di giunta, vicepresidente di consiglio, capigruppo, presidenti dei comitati, etc. etc.


Si potrebbe continuare ancora per un bel po’ ad elencare quanto ci costano i consiglieri, ma basti un ultimo dato: nel bilancio preventivo 2011 la Regione Lombardia ha stanziato € 18.380.000 per i consiglieri regionali. Diviso 80 consiglieri sono oltre € 220.000 cadauno. Quasi € 20.000 al mese !!!


È una vergogna! Diamoci un taglio con una legge di iniziativa popolare!


Il Movimento 5 Stelle ha elaborato una proposta di legge di iniziativa popolare che prevede invece che l’indennità di funzione e la diaria siano dimezzate, e che il rimborso della voce 4 non sia più forfettario. Quindi, un consigliere regionale che non fa missioni in un mese riceverebbe:


1 - indennità di funzione: € 1.733 (netto);


2 - diaria: € 1.301;


3 - rimborso delle spese di trasporto variabile fra un minimo di € 238 (netto), se residente a Milano, e un massimo di € 1905 (netto), se residente nel comune più lontano da Milano (sede del consiglio regionale);


4 - rimborso “a piè di lista” per le missioni in Lombardia.



La somma di tutte le voci arriverebbe a € 4.939.



Quindi, il progetto di legge di iniziativa popolare che il Movimento 5 Stelle sta per presentare:



1 - dimezza gli stipendi mensili, ossia le “indennità mensili di funzioni”;


2 - dimezza i compensi per le presenze, ossia la “diaria”, una vera vergogna, poiché si tratta di un doppio stipendio


3 - abolisce l’“assegno vitalizio regionale, la vergogna delle vergogne: una pensione a 60 anni dopo solo 5 anni di attività!;


4 - abolisce l’“indennità di fine mandato”;


5 - regolamenta in modo più rigoroso le spese di trasferta (“trattamento di missione e rimborso spese”).


6 - regolamenta il “rimborso per spese di trasporto.


La cifra risparmiata ogni mese per ciascun consigliere sarebbe di 6.559 euro!!! E comunque, i consiglieri regionali non sarebbero ridotti a pane e acqua, perché porterebbero a casa ancora una bella cifra: 4.939 €.


Ecco quanto si risparmierebbe con l’approvazione della proposta di legge di iniziativa popolare:


PER 1 CONSIGLIERE


MESE: minimo 9.566; massimo € 12.118


ANNO: minimo € 114.793; massimo; € 145.421


LEGISLATURA: minimo 573.968; massimo € 727.105


PER 80 CONSIGLIERI


MESE: minimo € 765.290; massimo 969.474


ANNO: minimo 9.183.489; massimo € 11.633.692


LEGISLATURA: minimo € 45.917.448; massimo € 58.168.460


Ma sarebbe possibile fare il consigliere regionale con uno STIPENDIO NETTO di 4.939 €?


Altroché! Non è vero che “la politica costa” come dicono i partiti! I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle già si auto-riducono gli stipendi del 75%!


Inoltre:


- il Movimento 5 Stelle rifiuta i rimborsi delle spese elettorali perché sono forfettari (1 euro a voto) e perché sono stati introdotti per aggirare il voto referendario con cui gli italiani si erano pronunciati CONTRO il finanziamento pubblico ai partiti;


- quindi, in linea con i principi del Movimento, dopo le elezioni regionali del 2010 il Movimento 5 Stelle ha rifiutato 1.700.000 euro di rimborsi forfettari;


- infatti, per le campagne elettorali in Emilia Romagna e in Piemonte, che hanno portato ad eleggere 4 consiglieri regionali, il Movimento 5 Stelle è riuscito a spendere effettivamente solo 20.000 euro raccolti tramite sottoscrizione.



Nelle prossime settimane, a Limbiate saranno organizzati banchetti dove sarà possibile firmare la proposta di legge di iniziativa popolare.


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