lunedì 29 luglio 2013

Una giunta di centro-destra-sinistra per salvare Romeo & C.





«Lo scopo reale del vociare scomposto (e incurante del rispetto di almeno uno straccio di garantismo) dei vari Archetti, Terragni, Rubes è solo questo: sollevare un polverone, approfittando di inchieste (che certamente non hanno potuto giovarsi delle loro inesistenti denunce!), che manifestamente, almeno in questa fase, non riguardano i vari interventi edilizi già in corso o che ancora non sono stati cominciati (infatti, il magistrato che se ne occupa è un altro), per confinare il discorso sul malaffare edilizio nell’ambito delle genericità "antimafia". Con queste genericità (con le quali è illusorio sperare di far annullare i vari P.I.I. non ancora cominciati) cercano di nascondere i fatti illegittimi reali, dei quali sono responsabili anche molti personaggi legati al centro-sinistra, poiché gli affari, previa esclusione degli “'ndranghetisti”, devono continuare. Mantenendo il discorso nell’ambito delle genericità antimafia, nessuno dei vari responsabili materiali (tecnici, funzionari e, certo, politici: ma altro che “responsabilità politiche”!) si sentirebbe inquietato dal rischio di finire nei guai, e così gli affari di tutti potrebbero essere mandati avanti. Il centro-sinistra, invece, potrebbe recuperare un po’ di voti in vista di un’ipotetica sostituzione dell’attuale Giunta Comunale di centro-destra con una Giunta di centro-destra-sinistra, per la quale potrebbe ottenere la benedizione dello stesso Romeo (sotto la forma dei voti di un po' di finti dissenzienti, necessari per arrivare al 51%), ma a patto di salvarlo anche sulla questione delle infiltrazioni ‘ndranghetiste, dopo averlo già salvato almeno tre volte negli ultimi mesi (voto sul bilancio di previsione 2010 con varianti urbanistiche illegittime; voto sul rendiconto consuntivo 2009 con entrate fittizie; voto dei debiti fuori bilancio senza la richiesta di dimissioni del responsabile, Romeo, che contemporaneamente è responsabile dei danni e garante dell’ utilità pubblica dei debiti necessari per coprirli!).


[1] A proposito dell'esposto sul P.I.I. di Via M.te Sabotino preciso per l'ennesima volta che Mauro Varisco l'ha solo firmato [con una firma su un foglio in bianco; ndr 29-7-2013], ma non l'ha presentato alla magistratura. Egli non ha compiuto nessuna analisi, e dell'esposto non ha scritto nemmeno una virgola. Il testo l'ho scritto interamente io concentrando il discorso esclusivamente sugli aspetti di interesse pubblico (le procedure truffaldine che hanno determinato milioni di danni erariali e cancellato migliaia di mq di standard urbanistici), senza dedicare nemmeno una riga agli interessi privati (presunti), gli unici che stanno a cuore al Comitato delle Pacciade [formato un anno dopo la presentazione dell'esposto alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica; ndr 29-7-2013] di Mauro Varisco, anche se episodicamente tenta di mascherarli con qualche vaga frase contro "la cementificazione". Infatti, costoro non hanno mai detto nulla sui danni erariali, non hanno mai parlato della cancellazione degli standard urbanistici nel loro quartiere, nemmeno in occasione della vendita di un'altra area standard, quella di Via San Giovanni Di Dio (a 250 m da Via M.te Sabotino!), e addirittura sono rimasti del tutto silenti quando la Giunta dei procacciatori d'affari, quasi di nascosto (ma la delibera era ben visibile sul sito web del Comune), ha attuato, anche per il P.I.I. al quale dovrebbero essere interessati questi intelligentissimi campioni di disinteresse civico, l'ennesima procedura abusiva di esclusione della V.A.S. Con questa procedura di esclusione Romeo & C. tenteranno di sanare l'omissione della V.A.S. che aveva determinato la sentenza del T.A.R. di Milano sfavorevole al Comune e alla SAN INVEST. E probabilmente vi riusciranno, visto il discorso che il Consiglio di Stato ha abbozzato con la concessione della sospensione dell'esecuzione della sentenza del T.A.R. »



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