mercoledì 15 maggio 2013

Una garanzia di compatibilità elargita dall’incompatibile Avvocato Micaela





Quel bel tomo (a voler essere gentili) di De Luca non si degna di comunicarlo ai cittadini (che pagano lui e lei), ma l’esautoramento, di fatto, dalle  funzioni di segretaria generale del Comune di Limbiate è il prezzo che la Giunta ha deciso di far pagare alla Dr.ssa Leuzzi, per non aver voluto e/o saputo rendere preventivamente edotte la Giunta e la maggioranza di governo del Comune della necessità di revocare il Consiglio comunale convocato per la sera del 30 aprile, per non correre il rischio di far invalidare l’approvazione del rendiconto consuntivo da parte di un consiglio illegittimamente costituito. È noto che oltre che assumermi l’onere di ricorrere al Consiglio di Stato per far correggere la composizione del consiglio (la cui illegittimità, tuttavia, era da sempre ben nota alla Dr.ssa Leuzzi e a tutto il centrosinistra*), ho dovuto anche assumermi l’incombenza di informare prima il Comune, a cominciare dalla segretaria generale, e poi direttamente il Consiglio Comunale. E non è stata la prima volta in cui ho messo in luce le inadempienze dell’ormai esautorata segretaria generale!

Questo risultato l’Asinistra, con le sue periodiche (ma sempre ellittiche) invettive contro “i funzionari”, non era stata capace di ottenerlo. Ma sembrerebbe, purtroppo, che siamo caduti dalla padella sulla brace. Le funzioni di segretaria generale sono state affidate, infatti, all’Avvocato Micaela, il quale, nel Consiglio Comunale dell’8 maggio, già sul primo punto all’ordine del giorno ha mostrato “al colto pubblico e all'inclita guarnigione” l'alto livello della sua preparazione. La questione della dichiarazione dell’insussistenza di cause di inconferibilità o incompatibilità, che secondo il D.lgs n. 39 del 2013 doveva presentare il subentrante consigliere Sgrò (“condizione per l'acquisizione dell'efficacia dell'incarico", art. 20 c. 4 del citato D.lgs), è stata affrontata e risolta dalla navigata vice-segretaria con sicurezza e brillante eleganza. A chi (il consigliere Mestrone) gli chiedeva di informare il Consiglio se la dichiarazione fosse stata acquisita dalla segreteria istituzionale del Comune, l’Avvocato Micaela ha pazientemente spiegato che l’art. 20 del decreto parla di chi ha incarichi nella PA, ma non è il caso di Sgrò. Questi ha compilato una serie di dichiarazioni (non meglio precisate) e non vi sono motivi di incompatibilità; inoltre, ha aggiunto amabilmente, che la dichiarazione di Sgrò non sia stata pubblicata, come invece prescrive la legge, non può essere motivo per non andare avanti.

Argomentazioni sfavillanti, che non potevano non… abbagliare, fra i tanti, anche il consigliere grant, gross, ma pussé ciula che baloss, che, con la desolante piaggeria che gli è connaturata, dopo aver stigmatizzato (ellitticamente) l’assenza della Dr.ssa Leuzzi, ha immediatamente rilasciato all’Avvocato Micaela questa solenne dichiarazione: “questa sera finalmente mi sono sentito garantito”. Deo gratias!

Ora, in questi giorni, in migliaia di enti locali e di enti pubblici sparsi per tutta la penisola vengono sottoscritte da migliaia di dirigenti e di amministratori di vertice, e da migliaia di consiglieri comunali, provinciali, regionali, dichiarazioni di insussistenza (o sussistenza) di cause di inconferibilità o di incompatibilità, poiché, con buona pace dell’Avvocato Micaela, l’entrata in vigore del D.lgs n. 39/2013 ha creato migliaia di casi di inconferibilità o di incompatibilità che sono certi per fatti già noti, oppure che solo esplicite dichiarazioni degli interessati possono escludere, vale a dire casi del tutto analoghi a quello che con la sua brillante preparazione non ha saputo (o non ha voluto) individuare a proposito del consigliere subentrante Sgrò. 

Ma non basta: la vice-segretaria Avvocato Micaela, che con tanta sicumera ha “garantito” il Consiglio Comunale a proposito di inconferibilità e incompatibilità di incarichi dei consiglieri comunali, è lei stessa… incompatibile, poiché, oltre a svolgere l’incarico di dirigente del Comune di Limbiate conferito fiduciariamente dal sindaco sostenuto dal PD (e lautissimamente pagato con i soldi dei cittadini), è anche vice-sindaco per il PD del Comune di Senago - una duplicità di incarichi che l’art. 11 del già citato D.lgs n. 39 esplicitamente vieta.

Fino ad oggi non risulta che l’Avvocato Micaela si sia dimesso da uno dei due incarichi, anche perché, probabilmente, nel Comune di Limbiate nessuno ha fatto ciò che in molti Comuni è stato fatto immediatamente (vale a dire il 5 maggio, giorno di entrata in vigore del D.lgs 39) perché lo prescrive l'art. 15:

“Il responsabile del piano anticorruzione di ciascuna amministrazione pubblica, ente pubblico e ente di diritto privato in controllo pubblico, di seguito denominato «responsabile», cura, anche attraverso le disposizioni del piano anticorruzione, che nell'amministrazione, ente pubblico e ente di diritto privato in controllo pubblico siano rispettate le disposizioni del presente decreto sulla inconferibilità e incompatibilità degli incarichi. A tale fine il responsabile contesta all'interessato l'esistenza o l'insorgere delle situazioni di inconferibilità o incompatibilità di cui al presente decreto.
2. Il responsabile segnala i casi di possibile violazione delle disposizioni del presente decreto all'Autorità nazionale anticorruzione, all'Autorità garante della concorrenza e del mercato ai fini dell'esercizio delle funzioni di cui alla legge 20 luglio 2004, n. 215, nonché alla Corte dei conti, per l'accertamento di eventuali responsabilità amministrative”.

Nel Comune di Limbiate chi è il responsabile del piano anticorruzione? La Dr.ssa Leuzzi (v. Delibera G.C. n. 55/2013, verbalizzata dall'Avvocato Micaela!), che è stata esautorata, ma non ufficialmente. E quindi perché non fa quanto è prescritto dalla legge? Perché non obbliga l’Avvocato Micaela a dimettersi da uno dei due incarichi che ricopre?


* [Aggiunta del 16 maggio 2013] Si deve ricordare che l'incarico del segretario comunale, come quello degli altri dirigenti del Comune, è un incarico fiduciario, che termina con lo scadere del mandato del sindaco. Vale a dire che il segretario e i dirigenti sono scelti e nominati sulla base della condivisione di un programma politico con chi li nomina, per l'appunto il sindaco.



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