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giovedì 27 gennaio 2011

[Noi felici se avessimo a fronte solamente nemici]

Al compagno Wang Tong-kieu
segretario dell’ex Comitato di Partito
gli operai di un colorificio di Pechino
hanno detto:
“Un tempo noi vi si odiava. Ma quello
che noi si odiava in voi
erano i vostri errori”.

Possiamo da queste parole
capire cos’è che distingue
gli avversari dai nemici?

Noi abbiamo nemici.
Non gli errori solamente odiamo in essi
ma i corpi che li recano.
E anche gli avversari abbiamo
e l’errore odiamo in essi
che è già stato in noi stessi
o sarà.

Se avessero solo avversari
felici gli operai di Pechino!
Se potessero essere umani
con loro e con se stessi
e spietati solamente con l’errore!
Noi felici se avessimo a fronte
solamente nemici.


Franco Fortini, Le difficoltà del colorificio, in Questo muro. 1962-1972, Mondadori, Milano 1973.

domenica 23 gennaio 2011

Non possiamo



Non possiamo alterare l’inerzia di un corpo
modificando l’ambiente che lo circonda.
Tutto è cambiato, le città sono sparite
la somma delle forze individuali
tende a zero. I vecchi uccidono i giovani,
i giovani generano vecchi. Non possiamo
alterare l’inerzia di un corpo
modificando l’ambiente. Niente è più forte
di un altro corpo. Per mutare gli uomini
corpi di uomini ci vogliono. Perché parlino
i morti bisogna respirare
dentro le loro bocche.

Franco Fortini (1917-1994), Poesie inedite, a cura di Pier Vincenzo Mengaldo, Einaudi, Torino 1995 e 1997.