martedì 26 luglio 2011

«Fu deciso che, per combattere Cosa Nostra, era necessario prima contrastare la corruzione»




Vi è poi l'esempio dello Stato di New York, che ha affrontato la questione del rapporto tra corruzione e criminalità organizzata. La corruzione determina un mercato illegale il quale, come tutti i mercati illegali, può attirare la criminalità organizzata, che svolge una funzione di intermediazione.

Vista la presenza di alti tassi di corruzione e di forti infiltrazioni di 'Cosa Nostra' nel settore del'edilizia, è stato prima affrontato il problema dal punto di vista scientifico, costituendo commissioni di studio composte da professori, anche di storia, per verificare - sul presupposto che 'Cosa Nostra' si era affermata a partire dalla seconda metà degli anni '20 - che cosa succedeva prima, cioè se era 'Cosa Nostra' che aveva portato la corruzione o viceversa.

Il risultato dello studio (condotto anche con interviste ad anziani in cui si chiedeva che cosa era accaduto ai loro padri che gestivano imprese nel settore della edilizia) fu che la corruzione era antecedente all'intervento di 'Cosa Nostra' e si era diffusa a tal punto perché i funzionari pubblici riuscivano a farsi pagare approfittando del fatto che nella costruzione di grattacieli è indispensabile acquisire contemporaneamente un gran numero di autorizzazioni e controlli, perché altrimenti il costo dei cantieri diventa elevatissimo. Sulla base di questa analisi, fu deciso che, per combattere Cosa Nostra, era necessario prima contrastare la corruzione.

[Da Piercamillo Davigo, Gli intatti meccanismi della corruzione sistemica, in AA. VV. , Il prezzo della tangente. La corruzione come sistema a dieci anni da ‘mani pulite’, a cura di Gabrio Forti, Vita & Pensiero, Milano 2003, pp.187-188]



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