giovedì 25 agosto 2011

La prescrizione salva Penati dal carcere




Il Giudice delle Indagini Preliminari:

“Gli atti contenuti nel fascicolo delle indagini preliminari dimostrano l’esistenza di numerosi e gravissimi fatti di corruzione posti in essere da Filippo Penati e da Giordano Vimercati nell’epoca in cui rivestivano la qualifica di pubblici ufficiali prima presso il Comune di Sesto San Giovanni e poi presso la Provincia di Milano e successivamente da Pasqualino Di Leva, assessore della Giunta comunale, nonché da Marco Magni”. I “fatti di corruzione posti in essere da Penati e da Vimercati”, continua però il gip, “risalgono agli anni Novanta e agli anni dal 2000 al 2004, rispetto ai quali, pur in presenza dei prescritti requisiti dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, l’applicazione di qualsivoglia misura cautelare è preclusa dall’intervenuta causa di estinzione del reato rappresentata dal decorso del termine massimo di prescrizione”.


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