martedì 4 ottobre 2011

WOWWWWWWWWWW!!!!!!!!! Sul "dimensionamento" degli istituti scolastici la giunta comunale di Limbiate fa marcia indietro!




Il sindaco di Limbiate, ufficialmente accettando l'invito che l'ANCI-Lombardia ha inviato a tutti i comuni della regione, "a non procedere con soluzioni forzate, ma di attendere che vengano definiti i criteri dalla Conferenza delle Regioni" (molte delle quali contestano allo Stato, anche avanti il TAR, di averle espropriate, con l'art. 19 della Legge 15 luglio 2011, n. 111, di una loro prerogativa), ha ritirato la delibera sul "dimensionamento" scolastico, con la quale, come è noto, invece di creare nel comune tre istituti comprensivi (materne-elementari-medie inferiori) di 1.050-1.100 alunni ciascuno (come sarebbe possibile e come la legge consentirebbe), ne voleva creare due: uno di 1300 alunni e un altro addirittura di 1.700! E cedere, per sovrammercato, una scuola materna (50 alunni) ed una media (163 alunni) al Comune di Solaro, che ha già un Istituto Comprensivo di 1.164 alunni!


L'unica reale motivazione, che nulla aveva a che vedere con la "continuità didattica" richiamata del tutto pretestuosamente e strumentalmente, era lo sproloquio elettorale con il quale il sindaco, e soprattutto la vice-sindachessa, che abita al Villaggio del Sole, e Ti-che-te-tarchett-i-ball, che da molti anni risiede a Solaro, avevano raccattato, forse, un po' di voti in quel quartiere, distante meno di 1.500 m dal resto di Limbiate. Avevano promesso una specie di "annessione scolastica" al Comune di Solaro, con la quale miracolisticamente sarebbero state migliorate le condizioni della vita collettiva del quartiere - anzi, finalmente a quella ex-Corea sarebbe stata attribuita "un' identità"! E dunque, come si addice a dei politicanti seri, dovevano mantenere le promesse elettorali!

Non ho il tempo, adesso (h.14.45), di scrivere più distesamente su questo sensatissimo (una volta tanto) dietro-front, che fa uscire il centro-sinistra di Limbiate dall'incubo di ripetere l'esperienza del consiglio comunale aperto che quattordici anni fa (anche allora con la regia di ceffi come Mestrone), segnò la conquista da parte del centro-destra di un intero bacino di voti già del centrosinistra (allora la questione era quella del Centro di Aggregazione Giovanile, che il centrosinistra aveva dato in gestione a persone totalmente avulse non solo dal quartiere Pinzano, ma anche dal resto di Limbiate).

Su come si creano realmente le condizioni per assicurare la continuità didattica (a proposito delle quali si dovrebbe ascoltare soprattutto chi ha esperienza di didattica, e solo subordinatamente le impiegate che si occupano di scuola e fanno le assessore part-time a Limbiate); su quali siano i criteri veri per la creazione di istituti comprensivi (sui quali in questi giorni sono giunti ai sindaci i richiami non solo dell'ANCI-Lombardia, ma anche dello stesso assessorato all'istruzione della Regione); su quali dovrebbero essere le vere capacità politiche e amministrative degli assessori, che non si dimostrano, come pretende un conducator ormai incartapecorito, snocciolando in consiglio comunale un po' di numeri, bensì riuscendo, innanzitutto, ad immaginarsi sociologicamente la vita collettiva ed approntando, poi, non autoritariamente le soluzioni istituzionali adatte a risolverne i problemi - in generale sugli insegnamenti da trarre da questa vicenda, vi sarebbero molte cose da dire. Per parte mia cercherò di farlo nei prossimi giorni.

Per il momento, urliamo con grande gusto l'esclamazione dell'immortale Arturo Fonzarelli: WOWWWWWWWWWW!!!!!!

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