sabato 30 agosto 2008

«Basta occupazioni, i Sem terra brasiliani entrano in Cielle». Ma è una patacca

Maurizio Matteuzzi

[«il manifesto», 29 agosto 2008]



«Un annuncio spiazzante». Tanto più spiazzante in quanto è falso. Una «patacca» che un paio di ciellini brasiliani, che si appoggiano ad alcuni progetti della ong Avsi a Salvador de Bahia e in altri luoghi del Brasile, hanno rifilato ai ciellini riuniti a Rimini. Tirando in ballo anche, involontario garante, il povero Fausto Bertinotti, che nel 2007 come presidente della Camera in un suo viaggio in America Latina andò a visitare anche un progetto Avsi alle porte di Salvador. E una «patacca» che i media (Corriere della sera, Tg2 e altri) si sono bevuti ben felici dell'«annuncio spiazzante» dato dai due ciellini brasiliani - Cleuza Ramos, presentata dal Corsera come «fondatrice dei Trabalhadores sem Terra» e suo marito Marcos Zerbini -: l'Mst, il Movimento dei Senza Terra noto per le sue posizioni molto radicali nel politico e nel sociale, si è «consegnato nelle mani» del movimento clericale di destra fondato da don Giussani «perché incontrando Cl abbiamo incontrato tutto quello che avevamo bisogno di incontrare». E alla fine di un lungo percorso di avvicinamento: «dalla Teologia della Liberazione» (vade retro) «al pensiero "che Gesù non si riduce a discussioni di problemi politici e sociali"». Amen. Al Corsera del 24 agosto non è parso vero di poter annunciare che l'Mst dei rudi senza terra brasiliani «è confluito in Comunione e Liberazione».

Forse qualche pio ciellino della Compagnia delle opere e qualche giornalista del Corsera potrebbero andare negli accampamenti dell'Mst sulle terre che occupano (in attesa della sempre più mitica riforma agraria) in 23 stati del Brasile, o a parlare con il cattolico João Pedro Stédile, il leader più noto dei Senza Terra, per andargli a spiegare che il pensiero di Gesù «non si riduce a discussioni di problemi politici e sociali». E che devono smobilitare in nome di don Giussani.

Ma in questo clima fetido tutto fa brodo. Anche «patacche» talmente grossolane che non ci sarebbe neanche bisogno di smentita. In ogni caso la smentita è arrivata. L'Mst, attraverso il suo comitato italiano, ha diffuso un comunicato in cui esprime «sconcerto», ricorda che «non c'è alcun legame» fra l'Mst e la coppia Cleuza-Marcos, che «il vero Mst è un movimento laico vicino alla Teologia della liberazione e non a Comunione e Liberazione», che «occupa terre richiedendone l'espropriazione e lotta per la riforma agraria».

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