giovedì 7 agosto 2008

[L'insicurezza sociale urbana e la fine programmata del diritto alla città]


Annik Osmont


La città del neoliberalismo

Nei paesi sviluppati, dove le lotte sociali del XIX e XX secolo avevano portato all’acquisizione di una serie di diritti urbani, sono apparsi nuovi fattori d’insicurezza sociale, determinati dalla cancellazione di quei diritti: la privatizzazione dei servizi (trasporti, energia, poste, e poi sanità, istruzione), trasferimento della spesa alle città, con il conseguente, aumento delle imposte locali. Le città del neoliberalismo hanno insomma l’obbligo di essere competitive per catturare investimenti: tocca a loro sostenere il peso di modernizzare le infrastrutture (porti, aeroporti, autostrade urbane), e questo non può avvenire che a scapito degli investimenti nei servizi collettivi. E’ l’insicurezza sociale urbana, e la fine programmata del diritto alla città…

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http://eddyburg.it/article/articleview/11502/0/307/


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