Sulle ali di Fama [v. il post Fama] corre la voce che la Procura della Corte dei conti abbia comunicato al legale rappresentante del Comune di Limbiate (il sindaco) di aver avviato indagini sugli incarichi del 2008 a collaboratori esterni e consulenti, e abbia chiesto, inoltre, la relativa documentazione.
Se ciò fosse vero, dimostrerebbe che quanto io ho esposto e documentato (per quanto ho potuto), solo una settimana fa, alla Procura e alla Sezione Regionale di Controllo della C.C. [v. il post Primo esposto sugli incarichi del Comune di Limbiate a collaboratori esterni e consulenti] conteneva elementi sufficienti per indurre la Corte dei conti a indagare “per accertare la verità”, come ho chiesto.
I responsabili “politici” e burocratici della guida del Comune, presso il quale pare che esista un ufficio stampa con una “addetta”, avrebbero il dovere di confermare o smentire.
La voce sembrerebbe confermata dal fatto che, finalmente, da oggi (accesso alle h. 11.00; altro accesso alle h. 14.30) sul sito web del Comune si può trovare qualche nome, qualche cifra, qualche vaga motivazione… e niente più. Fino a ieri si potevano trovare solo tre tabelline con l’elenco degli “incarichi programmati” per il 2008 [v. Programmate 2008]. Il link degli "incarichi affidati" rimandava a una pagina vuota (altri possono testimoniare). Oggi si trova anche un’altra, ancor più striminzita, tabellina “aggiornata al 23/09/2008” che elenca sei incarichi in ordine non proprio cronologico (è stata fatta in fretta?). Cronologicamente, il primo è del 10/01/2008; il secondo è del 14/07/2008; il terzo è del 17/09/2008; gli altri tre sono del 19/09/2008 [v. Affidate 2008]. (Restano omessi quelli che ho segnalato io nell'esposto).
Va innanzitutto osservato che, a proposito della pubblicità degli incarichi di collaborazione o consulenza affidati a soggetti esterni all’organigramma del Comune, l'art. 1, comma 127, modificato dal D.P.R. 244/2007, della Legge 23 dicembre 1996, n. 662, pone degli obblighi assai più precisi:
“Le pubbliche amministrazioni che si avvalgono di collaboratori esterni o che affidano incarichi di consulenza per i quali è previsto un compenso sono tenute a pubblicare sul proprio sito web i relativi provvedimenti completi di indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell'incarico e dell'ammontare erogato. In caso di omessa pubblicazione, la liquidazione del corrispettivo per gli incarichi di collaborazione o consulenza di cui al presente comma costituisce illecito disciplinare e determina responsabilità erariale del dirigente preposto” [sott. mia; ndr].
Vale a dire che devono essere pubblicate le determinazioni dirigenziali con motivazioni sufficientemente estese per consentire a chiunque di controllare la legittimità dell’atto. La pubblicazione della tabellina citata non ottempera pienamente a quanto dettato dalla legge.
Ma, soprattutto, deve essere posta la domanda: che ne è degli altri numerosi (e onerosi) incarichi? Perché non sono pubblicati?
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