giovedì 4 settembre 2008

Chi si batte contro lo scempio del territorio e il malaffare dei Piani Integrati d’Intervento di Via Monte Sabotino e di Via Belluno

Salvatore Ricciardi



L’intenso, assorbente lavoro di studio, analisi, discussione, coordinamento di iniziative sui Piani Integrati d’Intervento di Via Monte Sabotino e di Via Belluno, che ormai dura da circa dieci mesi, è stato sostenuto soprattutto da alcuni consiglieri d’opposizione, esclusi l’Italia dei valori e il PD.

Quest’ultimo “grande partito” (è così che in ogni plaga d'Italia loro stessi se la cantano e se la suonano) ha fornito, ma obtorto collo, solo un modestissimo sostegno iniziale: le firme per la convocazione di un paio di consigli comunali e un irrisorio finanziamento (e solo di alcuni dei suoi consiglieri). Tutto qui.

La loro guida e grande timoniere, sedicente cattivissimo fustigatore di… pulci, dopo aver fatto un paio dei suoi abituali shows verbali, si è disinteressato dei PP.II.II. e non ha tirato fuori nemmeno un baiocco. Un loro statista postelegrafonico pare che abbia ammonito gravemente che non è così [cioè informando la magistratura di certe malefatte] che si fa politica. Il Gavroche del loro gruppo consiliare, perennemente strepitante ed esilarato, prima ha sbraitato che mai si abbasserà a spulciare le carte, e poi ha scritto che lui fa le barricate nella sala consiliare, dove tuttavia i banchi e le sedie sono rimasti sempre al loro posto senza subire nemmeno un graffio. (Altri particolari su certi costumi politici del PD limbiatese nel post Gavroche nella Villa Mella del 21 giugno 2008).

Il fatto è che gli scheletri, come si sa, fanno paura, soprattutto se rischiano di saltar fuori all’improvviso dagli armadi che qualcuno si è messo ad aprire sistematicamente. (Chi non ha relazioni di parentela con quelle reliquie, tuttavia, non ha paura e presto consentirà a quegli scheletri di prendere un po’ d’aria e di asciugare le ossa al sole).

Ben diverso il comportamento di molti cittadini di diversi orientamenti politici che, del tutto tetragoni agli insegnamenti dei consumati strateghi del PD locale, si sono impegnati di persona. In molti casi, non potendo rivolgersi a nessuna magistratura, perché non interessati direttamente dai PP.II.II., hanno contribuito (alcuni con cifre minime, ma comunque politicamente significative, altri con cifre anche consistenti) a sostenere gli ingenti costi economici delle seguenti azioni:


- un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per l’annullamento della delibera di Consiglio Comunale 20 dicembre 2007 n. 86 (approvazione del “P.I.I. in Via Monte Sabotino ecc.”);

- un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per l’annullamento della delibera di Giunta Comunale 21 maggio 2008 n. 111 (“rettifica degli artt. 7 e 8 dello schema di convenzione allegato” al P.I.I. di Via Monte Sabotino);

- un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, ex art. 8 del D.P.R. 1199 del 24 novembre 1971, per l’annullamento della delibera di Consiglio Comunale 20 dicembre 2007 n. 86 (approvazione del “P.I.I. in Via Monte Sabotino ecc.”);

- un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, ex art. 8 del D.P.R. 1199 del 24 novembre 1971, per l’annullamento della delibera di Giunta Comunale 21 maggio 2008 n. 111 (“rettifica degli artt. 7 e 8 dello schema di convenzione allegato” al P.I.I. di Via Monte Sabotino);

- un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, ex art. 8 del D.P.R. 1199 del 24 novembre 1971, per l’annullamento della delibera di Consiglio Comunale 20 dicembre 2007 n. 85 (approvazione del “P.I.I. in Via Belluno ecc.”);

- un esposto sul P.I.I. di Via Monte Sabotino alla Procura Regionale della Corte dei Conti (su diverse ipotesi di danno erariale);

- un esposto sul P.I.I. di Via Monte Sabotino alla Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti (su alcune ipotesi di illiceità);

- un esposto sul P.I.I. di Via Monte Sabotino alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano (su alcune ipotesi di reato penale).

Sono già in fase di elaborazione o di studio azioni su molte altre questioni, che potrebbero finire per colpire non solo i politici (politici ?!), ma anche alcuni funzionari (in carriera e non) che non hanno alcun senso della realtà, delle leggi e delle reali dimensioni delle figure che incarnano (veri casi di falsa coscienza), nonché alcuni "operatori economici". Saranno indirizzate a diverse magistrature, con l’esclusione della Sacra Rota, del Tribunale Militare in tempo di pace e del Magistrato delle acque, ma solo perché, purtroppo, su certe questioni non hanno giurisdizione.


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