domenica 19 gennaio 2014

Incentivi per progettare di riempire le buche stradali ed imbiancare le aule scolastiche







Ma le mamme che continuano a baccagliare a proposito delle buche che si trovano (anche) davanti alle scuole dell’infanzia non hanno nient’altro da fare? Cos’è questa pretesa che il Comune mandi un battaglione del genio pontieri due ore dopo che l’asfalto è sprofondato di due millimetri? Non sanno che il lavoro per riempiere le buche delle strade era proprio ciò che il grande economista inglese John Maynard Keynes (1883-1946) consigliava ai governi per dare, in tempo di crisi, un colpo di volano all’economia?

Nel centrosinistra di Limbiate forse solo un moccioso maleducato ha sentito nominare il più radicale degli economisti borghesi, ma questo non è un problema. Anche senza aver letto la Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta e Le conseguenze economiche della pace, il nostro centrosinistra è famoso per essere un densissimo concentrato di intelligenza creatrice ed anzi fantasiosa. Ma Keynes formulava il suo consiglio al tempo della Grande Crisi cominciata nel 1929, noi invece siamo nel terzo millennio. Allora, bastava mettere in squadra degli operaiacci disoccupati, fornirli di badili e picconi e metterli all’opra. Oggidì, invece, anche il riempimento delle buche non può non avere delle fasi preparatorie elaborate e complesse. Ecco allora che nel settore guidato dal serafico assessore Alberti, anche quando si tratta di stendere due dita di macadam, il consiglio di Lord Keynes viene  applicato con la sofisticazione che i tempi moderni richiedono. 

Per riempire le buche stradali serve un progetto. Quindi (ecco come il pensiero di Keynes viene applicato in modo innovativo, seppure inconsapevolmente, qui da noi), non appena si contano cinque o sei buche, un rubizzo geometra con la P.O. (e lo stipendio) da dirigente stende una relazione per la Giunta Comunale, poi si costituisce un gruppo di lavoro (immancabilmente guidato dal rubizzo geometra), si compulsano non meno di cinque o sei digesti della scienza giuridico-amministrativa, si fanno rilievi geologici, geotecnici, idrogeologici e per maggior scrupolo anche idraulici, si compiono misurazioni e calcoli econometrici, si riempiono scartoffie prestampate per uno spessore di alcuni decimetri, si elaborano determinazioni con le quali, tra l’altro, si decreta che le buche sono “profonde”, si contattano ditte, si confrontano offerte, si decide, alla luce di ponderate valutazioni giuridico-economiche, a chi affidare i lavori, la cui esecuzione poi sarà controllata de visu ed infine certificata… [v. nell’Albo Pretorio on line, fra le altre, le Determinazioni S03 n. 92, 102 e 163 del 2013].

Visto quale colpo di volano si può dare al lavoro di alcuni geometri, quando si mette in atto creativamente, anche senza saperlo, un consiglio dell’economista del Circolo di Bloomsbury? E, si badi, a tutto questo fervoroso lavorìo (mi scuso se per mia ignoranza ho omesso qualche passaggio) ci si dedica, per esempio, anche quando si tratta di imbiancare le pareti delle aule scolastiche. Ora nessuno può negare che tutto questo darsi da fare progettuale richiede uno sforzo eccezionale e tempi necessariamente lunghi. Ma come si può fare affinché alcuni geometri si accollino un impegno che va ben al di là delle normali mansioni alle quali sono tenuti? È fuori discussione che un carico di lavoro di tal fatta deve essere adeguatamente compensato. Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro prevede l’incentivo alla progettazione, dunque a dirigenti, progettisti, direttori dei lavori, certificatori di regolare esecuzione sia assegnato questo incentivo! Pas de problème se la Corte dei Conti  coltiva la bizzarria di sostenere che l’incentivo alla progettazione può essere assegnato solo nel caso di un’attività effettivamente progettuale. La Corte, si sa, è piena di personaggi alquanto originali.

Quelle screanzate delle mamme devono moderare le loro pretese. La smettano di sfruculiare. Si sforzino di capire che, in questi tempi di crisi, serve la creatività diuturnamente raccomandata da un ex assessore. Anche le mamme possono dare un colpo di volano all’economia (domestica). Appena smette di piovere, approfittino delle buche per fare come la bella signora della fotografia.


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