sabato 10 settembre 2011

Caso Penati, lente sulla scalata Unipol




Scalate in borsa e immobiliaristi. Il cuore di tutta l'inchiesta sulle presunte tangenti a Sesto San Giovanni - che vede come principale indagato l'ex leader democratico Filippo Penati - è di fatto il secondo atto delle vicende giudiziarie già viste nel 2005, l'anno in cui Unipol tentò di scalare Bnl e la Banca popolare di Lodi cercò di fare lo stesso con Antonveneta. Entrambe le vicende finirono male: i tentativi di acquisizione fallirono, e molti protagonisti di allora finirono sotto inchiesta. Le indagini della procura di Monza ora ripartono da lì. Per i pm Walter Mapelli e Franca Macchia la vendita del 15% della holding stradale Serravalle da parte del gruppo Gavio alla provincia di Milano nasconderebbe la "maxi-tangente" dell'inchiesta sul "sistema Sesto": col prezzo gonfiato pari a 240 milioni, grazie a cui Gavio realizzò 179 milioni di plusvalenze, molti soggetti presero la loro "fetta". Primo fra tutti Penati, che dette l'ok all'operazione in quanto presidente della Provincia di Milano. A lui servivano 2 milioni da restiture all'imprenditore Piero Di Caterina. Qualche decina di milioni potrebbe essere servita al gruppo Gavio per affiancare la scalata di Unipol a Bnl. Poi il resto potrebbe essere andato altrove, a livelli politici più alti, e comunque, si ipotizza, fuori Milano.

L’articolo integrale:

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-09-10/caso-penati-lente-scalata-081418.shtml?uuid=AaAujD3D

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