domenica 3 giugno 2012

La bufala dell’esenzione dall’addizionale comunale all’IRPEF


 



Nessuno sembra volersene accorgere, ma la sempre più imbufalita vice-sindachessa Ripamonti (che fa anche finta di occuparsi del bilancio del Comune di Limbiate) è riuscita ancora una volta a regalare alla parte più povera dei cittadini limbiatesi l’ennesimo provvedimento odioso: l’esenzione dall’addizionale comunale all’IRPEF per i redditi non superiori a 8.000 euro, approvata dal Consiglio Comunale il 29 maggio. L’odiosità non sta negli effetti del provvedimento, che saranno nulli, bensì nel fatto che si tratta di una bufala, di una cinica e oltraggiosa presa per i fondelli di pensionati con assegno minimo e di lavoratori precari, soprattutto donne e giovani, poiché i redditi fino alla soglia indicata sono già esenti dall’IRPEF, e per conseguenza anche da qualsiasi addizionale!
Infatti, per la dichiarazione dei redditi 2012, le soglie reddituali di esenzione totale dall'IRPEF per ciascuna categoria di reddito sono le seguenti: 
  
- lavoro dipendente per l'intero anno:  8.000 euro  
- lavoro dipendente per meno di un anno:  4.800 euro  
- lavoro non dipendente:  4.800 euro
- redditi di attività sportive dilettantistiche: 7.500 euro  
- pensione con età uguale o superiore a 75 anni: 7.750 euro  
- pensione con età inferiore ai 75 anni: 7.500 euro  
- rendita catastale prima casa e relative pertinenze:  nessuna soglia  
- redditi di terreni: 185,92 euro  
- redditi agrari: 500 euro  
- redditi dominicali di terreni: 500 euro 
- redditi di fabbricati:  500 euro  
- altri redditi non rapportati al periodo di lavoro:  4.800 euro.

Immaginiamo il fervore con il quale l’atto è stato preparato: le consultazioni con il Dr. Cogliati, responsabile finanziario del Comune; i calcoli complessi per stabilire che la cassa pubblica sarebbe privata all’incirca di soli 18.000 euro; il lavorìo della segreteria istituzionale, sotto la guida sicura ed elegante della segretaria comunale, per preparare l’ordine del giorno; le consultazioni nella semiclandestina conferenza dei capi-gruppo. Infine, la vice-sindachessa spocchiosissima ma incompetentissima ha presentato, con una faccia di tolla ammalorata coperta da due dita di cerone, l’imbroglio grottesco al Consiglio Comunale. Accanto a lei sedevano: un collega assessore dell’Italia dei Valori bollati e dei sali e tabacchi, di professione commercialista; un ragioniere comunale che, per le violazioni di leggi e per i danni causati,  dovrebbe essere cacciato dal Comune a pedate nelle posterga; di fronte, fra i consiglieri comunali: un moccioso maleducato e più stupido dell’acqua delle barbe, laureato in economia; un altro ragazzino (anch’egli dell’Italia dei Valori bollati), ragioniere commercialista; un ex revisore contabile; qualche altro diplomato in ragioneria; ecc. Incredibilmente, e senza nessuna difficoltà, il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità!
Ma, come i poveri ben sanno dalla notte dei tempi, gli oltraggi alla povertà sono come le disgrazie, che non giungono mai da sole: la bufala è stata commentata come misura concreta per sostenere le fasce di reddito più basse da una faccia di picegamorto di consigliere capogruppo del PD che si comunica tre volte al giorno, il quale si è premurato di annunciare, anche, che il Comune restituirà l’addizionale all’IRPEF a chi ha quattro figli e un reddito fino a 60.000 euro! In questo modo il centrosinistra pagherà una delle “cambiali” elettorali che gli sono state “girate” un anno fa da chi, stando con i piedi ben piantati nel centro-destra, le aveva “firmate” per coltivare la ridicola pretesa di diventare qualcuno capace di contrapporsi a Romeo. Poi, però, il progetto elettorale è fallito ma, convenientemente alleatosi con il centrosinistra, costui (che ha votato quasi tutti i P.I.I. dell'ultima giunta Romeo; pochi altri non li ha votati solo perché ancora non era subentrato nel consiglio comunale) ha ottenuto, oltre alla promessa di valorizzazioni immobiliari (che se non sarà mantenuta non sarà certo per colpa del centrosinistra), anche il posto di presidente del Consiglio Comunale; in cambio, ha portato anche il pacchetto di voti di un'associazione locale di “famiglie numerose”, previo lo “sconto”, per l’appunto, delle “cambiali” elettorali che aveva "firmato" per ottenere i pochi voti di alcuni gruppi d'interesse. Le cambiali, anche quelle elettorali, prima o poi giungono alla scadenza, ed ovviamente costui, oltre che servirsi della sua “carica” per atteggiarsi a paludatissima Wanda Osiris del consiglio comunale (ma i boys, ahimé, sono alquanto scadenti e a volte riottosi), senza peraltro riuscire a mostrare qualcosa di più di un inverecondo servilismo verso la segretaria comunale, la Ripamonti e la maggioranza, non ha trascurato di servirsene per ottenere per i suoi sostenitori provvedimenti (questi sì, sostanziosi e concreti) dei quali godranno quasi esclusivamente una serie di famiglie che, pur essendo tanto benestanti da potersi permettere il lusso di coltivare e praticare l’ideologia della prole numerosa, pretendono (ed ottengono, a quanto pare!) aiuti in danaro pubblico che non sono assegnati a nessuna famiglia che abbia un reddito inferiore della metà ma, disgraziatamente, solo due o tre figli!
Questa bufala, che non potrebbe manifestare meglio lo “stile” della giunta di centrosinistra, la sua inettitudine a governare il Comune, il tasso di umana solidarietà che permea la sua considerazione politica dei ceti meno abbienti della città, ha dato al consigliere dell’Asinistra l’opportunità di superarsi un’altra volta. Confermando di essere solo grant, gross, pussé ciula che baloss, costui si è complimentato, “anche se lo sgravio riguarda solo le famiglie con reddito limitato”!

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