venerdì 8 giugno 2012

Non saremo ridotti al silenzio






Ogni giugno, leader sindacali, datori di lavoro e funzionari governativi si incontrano a Ginevra per la Conferenza Internazionale del Lavoro. E ogni anno dal 1926, questa conferenza ha dedicato un po' di tempo per discutere delle peggiori violazioni dei diritti sindacali. Ma non quest'anno - perché quest'anno i datori di lavoro si sono impuntati e hanno detto "no". Mentre scrivo queste parole, i sindacati hanno rilasciato alcune forti dichiarazioni (ecco un esempio: http://www.imfmetal.org/index.cfm?c=30052&l=2) e stiamo monitorando la situazione. Se necessario faremo certamente una campagna online.

In concomitanza con la conferenza, la Confederazione Sindacale Internazionale (CSI-ITUC) ha appena pubblicato la sua relazione annuale sulle violazioni dei diritti sindacali – ed è una lettura che dà i brividi.

"La Colombia è ancora una volta il paese più pericoloso al mondo per i sindacalisti," scrive la CSI. "Delle 76 persone uccise per le loro attività sindacali, senza contare i lavoratori uccisi durante la Primavera Araba, 29 hanno perso la vita in Colombia. E in Guatemala, ancora una volta i sindacalisti hanno pagato un alto prezzo, con 10 omicidi commessi impunemente. Altri otto sindacalisti sono stati uccisi in Asia."

È possibile leggere il rapporto completo qui.

Come ad evidenziare questi problemi, due delle federazioni sindacali globali hanno lanciato appelli importanti nelle ultime 24 ore.

Il primo è a sostegno dei lavoratori petroliferi in Iraq - assicurati di partecipare alla campagna online qui.

L'altro sostiene nove leader sindacali in Algeria, cinque dei quali donne, che sono in sciopero della fame dal 6 maggio. Anche loro hanno bisogno del tuo sostegno urgentemente - clicca qui.

I rappresentanti dei datori di lavoro a Ginevra possono volere che smettiamo di parlare dei diritti dei lavoratori, e forse riusciranno a farlo durante la conferenza dell'ILO. Ma non possono impedirci di fare le nostre campagne - come gli faremo vedere nelle prossime ore. Stiamo per riempire le caselle di posta dei dirigenti politici di Iraq e Algeria con i nostri messaggi di protesta. E mostreremo ancora una volta al mondo cosa significa solidarietà.

So che posso contare sul vostro sostegno – grazie!


Eric Lee

Nessun commento: