domenica 15 giugno 2008

[I requisiti del buon politico, più precisamente dell'amministratore pubblico] [STILE DELLA POLITICA]

Piergiorgio Bellocchio


Quali sono i requisiti di un buon politico, più precisamente di un amministratore pubblico? Anzitutto: intelligenza-competenza e onestà. Che devono andare assieme. Perché la disonestà degrada l'intelligenza a furbizia, e l'onestà se non assistita dall'intelligenza è inutile, improduttiva.

La grande maggioranza dei politici in circolazione realizzano poi il capolavoro catastrofico di accoppiare incompetenza a disonestà. Con il contorno di incultura, ignavia, arroganza.

Un buon amministratore pubblico dovrebbe essere dotato anche di realismo: cioè la capacità di vedere i problemi, oltre che sotto il profilo della pubblica utilità, nell'ottica della loro pratica realizzabilità, con una seria valutazione di costi e benefici. E ancora, occorre energia, tenacia, determinazione.

Un'altra qualità indispensabile è l'attenzione agli altri, la disponibilità ad ascoltare e imparare, anche dagli avversari, e soprattutto dai cittadini: cioè, in pratica, la democrazia. E' un caso molto raro che queste qualità si trovino riunite in una persona. (…) Perché una persona così dotata sceglie di dedicarsi a un'attività poco gratificante come la politica locale?

La risposta è semplice: (…) ha la passione della politica. Quella speciale vocazione per gli studi, la ricerca, la religione, le arti, le professioni, l'imprenditoria, una volta c'era anche per la politica, e se ne potrebbero dare tantissimi esempi, dai più illustri ai più modesti. Una passione scomparsa: ora abbiamo soprattutto dei profittatori della politica.

E' una fortuna insperata che i cittadini abbiano l'opportunità di farsi rappresentare da una persona che ama la politica, che della politica ha un concetto molto alto: finalmente un politico vero, autentico.


[Dichiarazione pubblicata sul quotidiano piacentino “Libertà” l'8 maggio 2007 per appoggiare un candidato alle elezioni comunali]

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