Vocabolario della lingua italiana di Nicola Zingarelli, XIIª edizione, Zanichelli, Bologna 1997:
In italiano si può incontrare la lettera K solo in forestierismi, dove ha sempre lo stesso valore della C ‘dura’ o velare (es. kantiàno /kan'tjano/). Delle parole che contengono una k, buona parte hanno una variante grafica più italiana con c o ch (es. bachelìte o bakelìte /bake'lite/, chellerìna o kellerìna /kelle'rina/).
k, K / nome per esteso: cappa, †ca/ s. f. o m. • Lettera dell’alfabeto greco e latino e di altri alfabeti moderni; è l’undicesima lettera dell’alfabeto italiano: k minuscola, K maiuscolo. Nel linguaggio giornalistico e pubblicitario, usata talvolta, con deliberato effettismo. in luogo della c per conferire connotazioni di particolare durezza, spietatezza, intransigenza al sign. di alcune parole: amerikano, kaccia.
Salvatore Battaglia, Grande dizionario della lingua italiana, vol. VIII, UTET, Torino 1973:
Locuz.: Non sapere un K
In italiano si può incontrare la lettera K solo in forestierismi, dove ha sempre lo stesso valore della C ‘dura’ o velare (es. kantiàno /kan'tjano/). Delle parole che contengono una k, buona parte hanno una variante grafica più italiana con c o ch (es. bachelìte o bakelìte /bake'lite/, chellerìna o kellerìna /kelle'rina/).
k, K / nome per esteso: cappa, †ca/ s. f. o m. • Lettera dell’alfabeto greco e latino e di altri alfabeti moderni; è l’undicesima lettera dell’alfabeto italiano: k minuscola, K maiuscolo. Nel linguaggio giornalistico e pubblicitario, usata talvolta, con deliberato effettismo. in luogo della c per conferire connotazioni di particolare durezza, spietatezza, intransigenza al sign. di alcune parole: amerikano, kaccia.
Salvatore Battaglia, Grande dizionario della lingua italiana, vol. VIII, UTET, Torino 1973:
Locuz.: Non sapere un K
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